Nell'originale ebulliometro di Malligand l'apparecchio è molto robusto, essendo costruito quasi totalmente in metallo; le uniche parti fragili - il tubicino in vetro e il termometro a mercurio, piegato ad angolo retto- sono quasi completamente protette da una guaina di metallo e ciò limita molto le possibili rotture. Nello strumento in foto, l'ebulliometro è composto da Laminato di argento 973 con base in ferro con interno di ottone Fonti: www.itspoleto.gov.it www.istitutoagrariosartor.gov.it Mario Castino (Accademia di agricoltura di Torino CXLVII, 2004-2005)
Bibliografia Descrizione di un apparecchio per la correzione del grado alcolico, determinato con ebulliometro tipo Malligand, in seguito a spostamenti dello "zero" per variazioni di pressione : A. BALESTRAZZI (1952), Rivista di Viticoltura e di Enologia 5 (/), 264-266. Il grado alcolico dei vini e gli ebulliometri : S. BOSIA (1946), Italia Vinicola ed Agraria 10 (14), 149-151 La costruzione dell'ebulliometro : C. BULLIO (1946), Congresso Nazionale Vitivinicolo, Roma 26-30 Novembre, 1-16. Traité theéorique et pratique du travail des vins, Fabrication des vins mousseux. 2éme édition : E. MAUMENé, Masson, Paris, Francia, 35 Il nuovo ebulliometro Ravizza : F. RAVIZZA (1889), Giornale Vinicolo Italiano 15 (49), 580-582 Chi gli ha dato il nome? Malligand : Giorgio NEBBIA (2012), ilblogdellasci.wordpress.com Un glorioso strumento per l'analisi enologica: l'ebulliometro : Mario CASTINO, Accademia di Agricoltura di Torino (CXLVII, 2004-2005)
Il bisogno di dover misurare la gradazione alcolica del vino è di certo legato al potere della sostanza di incidere sulle percezione/umore del bevitore, e di tutte le conseguenze da dover necessariamente controllare, é il caso quindi in cui si impongono attraverso legislature dei limiti insuperabili applicati a precise situazioni (es. guida). La storia ci insegna però che spesso subentra un senso di moderazione volontario da parte degli uomini Gli antichi Greci , infatti, per evitare l’ubriacatura, che spesso sfociava in zuffe oltre a cagionare mal di testa e di stomaco, suggerivano una certa moderazione. Platone , a questo proposito, affermava che: “Bere vino moderatamente aiuta a pensare più liberamente”. cerimonia del Simposio Dioniso ( Διόνυσος) , in una commedia di Eubulo, raccomandava : “ Tre coppe di vino non di più stabilisco per i bevitori assennati. La prima per la salute di chi beve; la seconda risveglia l’amore e il piacere; la terza invita al sonno. Bevuta questa
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